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martedì 5 dicembre 2017

Recensione "Il Giglio d'Oro" di Laura Facchi

Ciao a tutti Amici,

oggi la nostra Stella ci parla de "Il Giglio d'Oro" di Laura Facchi, uscito lo scorso 3 Ottobre grazie alla casa editrice DeAgostini.
Dalla penna di una premiata autrice italiana, ecco a voi un avvincente romanzo sci-fi, dove la lotta tra Bene e Male si compie ai confini della galassia.

Buona Lettura!


Titolo: Il Giglio d'Oro 
Autrice: Laura Facchi
Editore: DeAgostini
Data di pubblicazione: 3 Ottobre 2017 
Genere: Distopico Sci-Fi

Occhi viola come uno smalto Chanel, capelli bianchi come il ghiaccio e una strana macchia dorata a forma di giglio sulla spalla. Astrid è diversa da tutte le ragazze che conosce e l’ha sempre saputo. Per lei quel fiore che brucia sulla pelle è solo una delle tante stranezze che la rendono un tipo da cui è meglio stare alla larga. Nasconderlo è l’unico modo per sentirsi normale. Anche Kami, a miliardi di chilometri di distanza, vorrebbe sentirsi normale. È il figlio del tiranno di Lundea, che ha messo in ginocchio il pianeta, e cerca un modo per riscattare se stesso e il suo popolo. Kami e Astrid non si conoscono, ma sono più simili di quanto potrebbero mai immaginare. Perché Lundea e la Terra sono pianeti gemelli, uniti da un legame indissolubile di energia. Ogni volta che sulla Terra nasce una persona, ne nasce una anche su Lundea, e quando muore, anche il suo doppio subisce la stessa sorte. Nessuno è immune a questo meccanismo, tranne i Gigli d’Oro. Esseri unici e straordinari che ormai stanno diventando sempre più rari. E mentre Kami cerca il Giglio d’Oro che possa salvare la sua gente, Astrid, sulla Terra, scopre l’amore, proprio quando una verità eccezionale e spaventosa la scaraventa sull’orlo di un baratro in fondo al quale la attende una scelta dolorosa. La più dolorosa di tutta la sua vita.






Cari lettori, eccomi qui a parlarvi di uno dei generi letterari che più amo in assoluto! Il distopico sci-fi è un genere complesso ma emozionante e bellissimo. Il Giglio d’Oro, nato dalla penna tutta italiana di Laura Facchi, ne fa parte a pieno titolo, anche se con qualche pecca, ma sicuramente degno di questa categoria.
Tutto ha inizio su Lundea, un pianeta gemello della Terra, ma per molti versi migliore; un pianeta dove non esistono guerre, inquinamento, disuguaglianze sociali o economiche e malattie. Un pianeta perfetto, insomma. Ma questa perfezione, purtroppo, non può durare per sempre... Quando il governatore Grondon, ambizioso come non mai, si erge a tiranno di Lundea, tutto comincia a crollare, l’armonia si disgrega e morte e dolore dilagano per tutte le città. E dal momento in cui prende la decisione di sospendere le forniture di nevio, uno speciale materiale che rappresenta la più potente e pura forma di energia pulita in grado di dare sostentamento a tutto il pianeta, la ribellione è inevitabile. Kami, figlio di Grondon, che non riconosce più il padre amorevole di una volta e non può sopportare un minuto di più le sue folli macchinazioni, decide di fuggire verso Città 1, la città dove una volta viveva una vita felice. Qui, incontra la Resistenza e ritrova vecchi amici, ma soprattutto scopre le orribili condizioni in cui Lundea versa al di fuori
della gabbia dorata in cui ha vissuto negli ultimi anni.

Si sente come un serpente che ha cambiato pelle, è diventato un soldato, un combattente, un membro della Resistenza.

L’unica speranza di Kami e dei ribelli di porre fine a tutto ciò è Astrid, una ragazza molto speciale, un Giglio d’Oro. Su Lundea i Gigli d’Oro sono creature dotate di forza, intelligenza e poteri sovrannaturali, estremamente rare e venerate da tutto il popolo. Ma c’è un piccolo problema... Astrid non sa di esserlo, crede di essere solo una semplice terrestre, decisamente un pò stramba, con quei capelli bianchi come la neve e occhi viola come ametista. E per di più, Astrid è cresciuta sulla Terra vivendo una normale vita come qualsiasi essere umano. Presto però, il richiamo del legame con Lundea si farà sentire forte e chiaro, mettendo in discussione tutta la sua vita, il rapporto con il padre e il giovane e acerbo amore che nasce con il suo compagno di scuola Adam. Astrid e
Kami, fisicamente così lontani ma legati dal destino, dovranno compiere scelte importanti e dolorose per il futuro di Lundea e della Terra...


Ammetto che Il Giglio d’Oro mi ha piacevolmente sorpresa, e il fatto che sia stato scritto da un’autrice italiana con un’immaginazione così originale, mi ha reso davvero contenta, perchè questo vuol dire che la letteratura italiana sta cominciando ad adattarsi sempre più ai nuovi generi letterari che ormai hanno preso piede anche nel nostro paese. Laura Facchi ha creato il mondo di Lundea in un modo incredibilmente affascinante e futuristico, rispettando le caratteristiche che un buon distopico sci-fi deve possedere; e con l’utilizzo del doppio POV, di Kami su Lundea e Astrid sulla Terra, abbiamo una visione a 360 gradi dell’intreccio narrativo, e di come le vicende alternate tra Terra e Lundea si incastrino perfettamente come pezzi di un puzzle. Il cliffhanger finale lascia la storia più sospesa che mai, ma con la consapevolezza che questo romanzo è solamente il primo di una serie, tutto acquista più senso e l’iniziale insoddisfazione che suscita, viene sostituita da una grande curiosità verso l’evolversi della storia.


Tra i nostri due protagonisti, quello che più ho apprezzato è stato sicuramente Kami, un ragazzo coscienzioso dalla salda moralità, che crede nella pace e nell’armonia, ma che sa quanto la determinazione e il pugno di ferro siano necessari per contrastare la soffocante tirannia del padre e la sua sete di potere. La sua sensibilità è molto toccante e lo rende un personaggio empatico, che sa trasmettere al lettore le sue emozioni, quasi come se ce le stesse confidando a cuore aperto.

Ha già sbagliato troppe volte. Ha voltato la testa, ha chiuso gli occhi, ha scelto la strada più facile. E ha scoperto di somigliare al padre molto più di quanto avrebbe mai voluto. Ma ora no, ora non sbaglierà più. L’ha promesso a se stesso.

Astrid invece è molto più impulsiva e volubile, ma comunque intensa. Alcuni suoi atteggiamenti li ho trovati un pò avventati, quasi capricciosi, anche se l’improvviso e traumatico cambio di rotta che ha preso la sua vita l’ha comprensibilmente destabilizzata. 

Questo non è il mio mondo. Questo è il mio mondo. Non posso vivere qui. Voglio vivere qui. Mi sembra di impazzire.

La scoperta e la presa di coscienza dei suoi poteri speciali, hanno però fatto accrescere la stima e la fiducia in sé stessa, rendendola molto più sicura anche nelle scelte che sarà costretta a compiere con l’evolversi della storia. I rapporti che sviluppa con Kami ed Adam trasmettono molta tenerezza, ma a me è sembrato che crescessero troppo velocemente e profondamente rispetto al lasso di tempo in cui si svolge il romanzo, mancando del naturale sviluppo dei sentimenti, e quindi, non sempre credibili; ma si tratta pur sempre di giovani protagonisti che, si sa, in fase adolescenziale sono un continuo e repentino turbinio di emozioni! 


Detto ciò, sono comunque molto curiosa di scoprire soprattutto come si evolveranno le personalità di Kami ed Astrid in quel clima di battaglia, che nel finale del romanzo comincia ad aleggiare.
Nonostante queste piccole pecche, però, devo dare merito a Laura Facchi per aver utilizzato uno stile molto fresco, che ha reso la lettura davvero piacevole e molto scorrevole. Una cosa che apprezzo, perchè è segno che una storia è riuscita a coinvolgermi davvero. Inoltre, mi sono piaciuti molto i temi della diversità e dell’integrazione sociale che l’autrice ha trattato con molto tatto e che sicuramente fa riflettere e sensibilizza su questi argomenti molto delicati.
Concludo dicendovi che Il Giglio d'Oro è certamente una lettura adatta ai più giovani, ma anche lettori un pò più adulti come me, amanti del genere, possono trovare piacevole e coinvolgente.





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