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mercoledì 20 settembre 2017

Recensione "Le mie cose preferite" di A.B. Ratti

Ciao a tutti lettori,

oggi la nostra Concetta ci parlerà di "Le Mie Cose Preferite" di A.B. Ratti, uscito il 21 Agosto per la collana Harmony HarperCollins Italia. Seguitemi e scopriremo insieme cosa ne pensa.

Buona Lettura!




Titolo: Le mie cose preferite

Autore: A.B. Ratti
Genere: Romance
Pubblicazione: 21 Agosto
Editore: Harper Collins Italia


Irene ha 27 anni, è una promettente pediatra, ha un olfatto sovrasviluppato, una chioma ribelle e nella testa due sole certezze: l'amore per il jazz e la buona cucina. Per il resto la sua vita è un gran disastro: ritardataria cronica, indecisa patologica, rinchiusa da anni in una relazione che non la soddisfa. Finché l'incontro con Lorenzo la travolge in un turbine di sensazioni fisiche e mentali sconosciute e impetuose. Irene, investita da nuova energia, trova il coraggio di rimettersi in gioco. Inaspettatamente, però, ricompare anche l'amico di sempre: Andrea, bello come il sole, disordinato, caotico, batterista innamorato della vita e cacciatore incallito di avventure "mordi e fuggi". Irene, per non cadere preda del suo fascino, da tempo lo tiene a debita distanza; ma Andrea entra a gamba tesa nel suo risveglio sensoriale e la giovane piomba nel caos.

Lorenzo con la sua eleganza indefinita e il suo fascino misterioso o Andrea, amico sincero e sexy, con cui condivide da sempre la passione per il jazz? In un susseguirsi di virate improvvise e scelte inconsuete si compirà, fino all'ultimo colpo di scena, la crescita di Irene.

E per la prima volta saranno solo certezze.



Solitamente impiego due, massimo tre giorni a leggere un romanzo, a volte anche una notte basta a portare a termine la lettura, ma in questo caso devo dire che ci ho messo davvero troppo, troppo tempo… non so se è stato il caldo asfissiante o le tante parole, ma sembrava davvero interminabile!

Le Mie Cose Preferite di A.B. Ratti, ci presenta la storia di Irene, giovane dottoressa in formazione specialistica (quasi pediatra), divisa tra due uomini: Lorenzo e Andrea. 




Direi che Irene non rappresenta l’eccellenza come personaggio femminile: è una ragazza indecisa, insicura, confusa, con la testa continuamente persa in un mondo tutto suo, bloccata in una relazione che vorr
ebbe troncare, ma chissà perché continua a portare avanti, finchè l’incontro con Lorenzo, paziente nell’ospedale in cui lavora, non la convince a porvi fine. Nella sua vita alquanto “scialba” e “intorpidita”, l’unica costante sono i suoi amici di sempre, la cucina, suo passatempo preferito, e l’amore spassionato per la musica Jazz, un amore che condivide col suo migliore amico Andrea. 

Ed eccoli qua, Lorenzo e Andrea, due uomini completamente diversi, due antipodi sia a livello fisico che caratteriale, e che la mandano nella confusione più totale! Il primo, ricercatore alla Facoltà di Storia, affascinante, misterioso, dotato di un’eleganza sobria e raffinata che la fa sentire come un’adolescente alle prese con la sua prima cotta; il secondo, invece, medico/batterista di un gruppo musicale, è un punto fermo, la prima persona conosciuta alla Facoltà di Medicina, colui che le ha fatto avere una vita sociale, e che ora sembra voler essere qualcosa di più.



«Non so cosa voglio. Il punto è questo, in effetti, perché la storia con Lorenzo, iniziata per gioco, come un giro sulle montagne russe, non mi concede alcuna garanzia. E poi, più semplicemente, perché c’è Andrea, il quale, inutile negarlo, rende le cose decisamente più complicate»


Insomma, la poverina si trova divisa tra l’impazienza del nuovo, l’eccitazione, la curiosità e il desiderio rappresentati da Lorenzo, e l’emozione senza nome provata nei confronti di Andrea. Mentre Lorenzo è attrazione e passione travolgente, Andrea è qualcosa di naturale, tra loro c’è sintonia, intesa, c’è qualcosa di inspiegabile che la spinge a volere la sua presenza, ma è anche un bel tenebroso che non passa inosservato, e che si porta dietro uno sciame di conquiste. Pertanto scegliere Andrea vorrebbe dire scegliere gelosia, diffidenza, incertezza, tutto dovuto alla sua natura da donnaiolo; viceversa, stare con Lorenzo vorrebbe dire vivere una vita fatta di sensualità, avventura e sorpresa. 

Due uomini parecchio interessanti che non rendono per niente facile la scelta e una storia con un buon potenziale che ad un certo punto si è perso tra le tante, tantissime descrizioni puntigliose di luoghi e quant’altro che hanno reso la lettura estremamente lenta e infinita… La narrazione, partita con un buon ritmo, è andata via via rallentando, fino a ritornare ad essere veloce e di nuovo interessante, con un bel colpo di scena e un finale che non sto qui a dirvi ma che mi ha lasciata abbastanza interdetta! 



È stato come un viaggio nelle rimembranze create da profumi e sapori, con descrizioni talmente nitide che mi hanno dato l’impressione di sentire, vedere e percepire ogni singola cosa nominata. Ma nonostante sia stato bello avere la sensazione di trovarsi nei luoghi descritti, come se fossi parte del romanzo, personalmente avrei limitato tutti quei passaggi descrittivi che a mio avviso hanno reso la lettura un po' pesante e avrei dato maggiore spazio alle interazioni tra i personaggi.


1 commento:

  1. Sei veloce nella lettura, Brava, io un po perchè lavoro otto ore al giorno e poi la famiglia e poi i tanti passatempi( ricamo, disegno, fotografia, cucina) ma io c impiego almeno una settimana a leggere un romanzo di circa 200 pagine. Vorrei avere più tempo libero e vorrei poter leggere di più. Ma quando ci riesco scrivo anch io recensioni e pensieri sul mio blog aliallafantasia.blogspot.com continua così grazie.

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