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mercoledì 31 maggio 2017

Recensione in Anteprima "Absence. Il gioco dei quattro" di Chiara Panzuti

Ciao a tutti amici,

oggi Anna ci parla del nuovo e attesissimo romanzo Young Adult - Fantasy di Chiara Panzuti, Absence - il gioco dei quattro, in uscita domani 1 Giugno 2017 grazie a Fazi Editore, per la collana LainYa.

Buona Lettura!




Titolo: Absence - il gioco dei quattro

Autore: Chiara Panzuti
Genere: Young adult
Editore: Fazi Editore
Collana: LainYA
Pagine: 350
Prezzo: € 15,00 (cartaceo)
Uscita: 1 giugno 2017


Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? 
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.

Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. 

Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.





Memoria vuol dire per sempre.
Per sempre vuol dire identità.
Vita. Certezza.

Immaginate di scomparire da un momento all'altro, nessuno riesce più a vedervi, e soprattutto, nessuno si ricorda di voi... come se foste stati cancellati dal mondo. In fondo, essere cancellati dalla memoria degli altri, equivale a non esistere: siete semplicemente diventati INVISIBILI. Ed è proprio quello che succede alla nostra protagonista.
Faith è alle prese con l’ennesimo trasloco con la madre incinta, quando si rende conto di essere diventata invisibile; la madre non riesce a vederla né tantomeno  ricorda la sua esistenza, gli scatoloni che erano nella sua stanza sono spariti, così come tutte le cose che le appartenevano.


Stessa sorte avversa tocca non solo a Faith, ma anche ad altri ragazzi che ben presto incontrerà durane il suo cammino.
Cominciando da Jared, che passa per diverse famiglie affidatarie senza preoccuparsi minimamente di farsi accettare, non compie il minimo sforzo per andare d’accordo con gli altri, ad eccezione di suo fratello, con il quale sta discutendo proprio nel momento i cui diventa invisibile.
Poi c’è Scott, l’eterno ottimista che cerca di portare sempre il buonumore. E' cresciuto un po’ in giro per il mondo con i genitori, ma senza amici, e scompare proprio quando sta iniziando a mettere radici a Londra.
Infine, c’è Christabel, che è l’esatto opposto di Scott: pessimista e sospettosa anche quando non c'è alcun motivo per esserlo. Vive con la nonna che deve accudire, studia a casa e l’unica amica che le è rimasta è la sua istruttrice di nuoto. La sua invisibilità avviene durante la preparazione ad una gara: anche lei scompare, esattamente come gli altri.
Se ci avete fatto caso, c'è un punto in comune che lega i nostri protagonisti: nessuno aveva amici, alcuni di loro nemmeno i genitori e, sostanzialmente, erano già metaforicamente "invisibili". Ciò li ha resi prede facili, da un certo punto di vista.  Probabilmente, prendendo coscienza di ciò che stanno attraversando, creeranno un rapporto sempre più solido, capiranno che insieme sono più forti, che ognuno di loro è indispensabile, e si aiuteranno proprio come si fa in una vera famiglia.



Gireranno il mondo, mettendosi sulle tracce di quello che probabilmente è il responsabile della loro condizione, seguendo alcuni indizi che gli verranno forniti poco alla volta e che li porteranno ad avvicinarsi sempre di più alla soluzione, quindi a diventare di nuovo visibili al mondo (sempre metaforicamente).
Durante questi viaggi, i ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni nuove e difficili, vedranno crollare le loro certezze, gli affetti e i ricordi e, proprio per questo, assisterete alla perdita della loro ingenuità ed inconsapevolezza adolescenziale. Saranno costretti a crescere velocemente e a diventare responsabili, adulti, in un certo senso.

Agite nell’ombra. Agite per me.
E alla fine tornerete a essere visti nel mondo.
Tornerete a essere ricordati.
È quello che volete, giusto?
Questa parte della storia è descritta talmente bene e in maniera accurata da sentirla reale, soprattutto per quanto riguarda Faith dato che il libro, per lo più, è scritto dal suo punto di vista. Ci si sente assolutamente immedesimati in lei. Le ambientazioni di queste avventure sono veramente insolite ma originali, si passa da Londra a San Francisco de Quito, fino ad arrivare a Puerto Williams. Ecco, se proprio devo trovare una pecca, penso che le descrizioni di questi luoghi avrebbero dovuto essere un po’ più approfondite, ma è una cosa a cui non si presta molta attenzione, perché si è presi dalla trama e dal susseguirsi degli eventi. E poi è un difetto al quale si può sopperire con la fantasia. 



Questo libro mi ha veramente sorpresa! Leggendo la trama, che già mi aveva incuriosita, mai mi sarei aspettata che fosse così bello. E' scritto veramente bene, è molto fluido  e, soprattutto, l’idea alla base l’ho trovata geniale ed originale. Vi immedesimerete nei personaggi, soprattutto con Faith, e cercherete anche voi di capire quale sarà il prossimo passo per tornare ad essere visti. Vi posso assicurare che dal momento in cui inizierete a leggere questa storia, perderete la concezione dello spazio e del tempo, leggendolo tutto d’un fiato. Sono sicura che Absence riuscirà a conquistare anche voi, così come ha fatto con me, quindi non attendete oltre e iniziate la lettura!




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