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martedì 21 febbraio 2017

Recensione in Anteprima "Guarda Dentro Me" di Carmen Bruni

Buongiorno carissimi amici,

oggi la nostra Linda ci parla in anteprima di Guarda dentro me, secondo romanzo dell’autrice italiana Carmen Bruni, che uscirà domani 23 febbraio, in libreria e digitale grazie alla Fabbri Editori.

Buona lettura!


Titolo: Guarda dentro me
Autore: Carmen Bruni
Editore: Fabbri Editori
Pubblicazione: 23 Febbraio
Pagine: 294
Cartonato: € 16,90
Ebook: € 9,99

La storia di Annabelle, venticinque anni, è triste: abbandonata alla nascita, affidata a diversi genitori, dopo aver scoperto che il fratello è diventato un tossicodipendente, decide di lasciare la casa e la famiglia in cui vive. Bellissima, per pagare l'affitto e mantenersi gli studi lavora come modella. È così che incontra Carlo, il fratello della protagonista di "Questione di cuore", un casanova insegnante di arti marziali con cui condivide l'appartamento. I due si piacciono, si cercano, si evitano: entrambi hanno alle spalle un passato difficile che li ha portati a essere diffidenti in amore. Ma dopo fughe, cedimenti e fraintendimenti, riusciranno finalmente a lasciarsi andare?






Sono molto contenta oggi di potervi parlare di questo nuovo e bellissimo romanzo di Carmen Bruni, spin-off di uno dei miei libri preferiti “Questione di cuore”. I protagonisti di questa storia sono Carlo Mancini, fratello maggiore di Giorgia (protagonista, appunto, di Questione di cuore) e la loro coinquilina Annabelle.

La loro storia inizia da quella che sembra una semplice attrazione reciproca. Annabelle è una ragazza bellissima, un sogno dagli occhi verdi e capelli biondissimi, che per Carlo è diventata un chiodo fisso dal momento in cui ha varcato la soglia della sua casa. Ciò che lei mostra di sé è una facciata falsa, cerca di rappresentare lo stereotipo della modella che somiglia ad una Barbie: bella, perfetta, ma priva di ogni minima emozione. Sembra che nulla possa scalfire la sua aria di superiorità e indifferenza verso il prossimo, eppure Carlo, in fondo ai suoi occhi, vede una luce accecante che lo attira sempre di più. Sulle prime penserà che i sentimenti che prova per Annabelle siano il frutto dell’attrazione che prova verso di lei. Non riesce a non pensarla, non riesce a non immaginare di toccarla, e si convince che l’unico modo per togliersela dalla testa sia quello di portarsela a letto. Ma i suoi serrati tentativi di farla cedere lo porteranno a conoscere parti di lei e della sua vita di cui non aveva idea, e che metteranno sottosopra le sue convinzioni. Piano piano, quella che sembrava essere solo attrazione fisica, si trasformerà in amore, in bisogno di proteggerla e, soprattutto, bisogno di ricevere la sua fiducia.



-L’amore ha sempre più coraggio della paura. Corrode, sbriciola, distrugge, finché non trova una via d'uscita. È inarrestabile.-



 Fiducia che Annabelle non è disposta a dare via come se nulla fosse, così presto. Perché ha visto Carlo nei suoi rapporti con le donne, tutti superficiali, senza il minimo sentimento e interesse, non più lunghi di una notte.

-Era come essersi disegnata un puntino rosso sulla fronte e avergli detto colpisci. Ferisci. Uccidi quando vuoi. Non avevo mai desiderato tanto essere invisibile come in quel momento.-

Lui è pericoloso, è capace di farle provare qualcosa che non aveva mai provato per nessuno, e non può permetterselo. Non può permettere che lui entri nella sua vita e veda chi è realmente, che veda oltre la corazza che con tanta fatica ha costruito per proteggersi. Dopo che chi l’ha messa al mondo l’ha abbandonata, ha imparato a bastare a se stessa, e le attenzioni che Carlo le dimostra la destabilizzano, soprattutto perché spesso le sue azioni e le sue parole sono in contrasto tra loro. È per questo che Annabelle non riesce a fidarsi di lui a tal punto da mostrargli quello che ha dentro, ma soprattutto, al punto da raccontargli la sua storia. 


Quando finalmente metteranno da parte le loro reciproche paure e cederanno alla passione e al sentimento, l’ombra del passato di Annabelle si metterà tra di loro e ancora una volta Carlo la pregherà di fidarsi di lui, e ancora una volta lei non sarà pronta a questo passo così definitivo. 
Annabelle e Carlo sono due personaggi davvero tostissimi. Non so dire quale dei due caratteri prevalga di più, in realtà sono molto simili tra di loro, come spesso nei rispettivi POV fanno notare entrambi. 
Annabelle si ostina a mostrare di sé una facciata completamente costruita, che le è necessaria per non cadere di nuovo nella sofferenza della solitudine. Se non si affeziona, se si autoconvince di non essere interessata a quello che la gente pensa di lei, non può essere ferita. 


Ma quando Giorgia e Carlo iniziano a fare parte della sua quotidianità, comincia a sentire quanto possa essere bello essere avvolti dal calore umano, quanto possa far sentire bene il fatto che a qualcuno stia a cuore il tuo benessere. 
Perdersi negli occhi e nel calore di Carlo è una sensazione così bella e così nuova, e il non riuscire a fidarsi di lui dipende dal fatto che teme che il suo passato possa compromettere il loro rapporto.

-Prima o poi avrei commesso un altro errore e lo avrei allontanato ancora un po’, e poi un altro po’, fino a perderlo definitivamente. Era così che funzionavo. E non sarei cambiata.-

Anche Carlo ha dei fantasmi che lo tormentano. Suo padre ha lasciato la famiglia rifacendosi una vita accanto ad un’altra donna. Ha visto la disperazione annullare sua madre e sua sorella versare troppe lacrime, ed è cresciuto con la convinzione che se non avesse intrapreso alcun rapporto sentimentale serio, non avrebbe corso il rischio di infliggere sofferenza a qualcuno.
E così fugge dai sentimenti per Annabelle, a volte lei lo guarda urlandogli silenziosamente di guardare dentro di lei, oltre le apparenze, ma lui spesso non lo fa e le riserva parole durissime.
Fuggono, si sfiorano ma poi scappano, e quando finalmente si toccano il cuore ti arriva dritto in gola, le emozioni che vengono descritte le senti tutte sulla pelle. 


Entrambi i personaggi sono stati capaci di farmi arrabbiare tantissimo, non nego di essere stata spesso tentata di cimentarmi nel lancio del telefono al muro; quando lui chiedeva ad Annabelle di essere sincera e di dire la verità, la mia voce interiore urlava: DIGLIELOOOOOOO!!
E lei niente… serio attentato alla vita del mio telefono!
E altre volte in cui lui proprio non riusciva ad andare oltre, sembrava non essere mosso dalla minima sensibilità e le diceva cose cattivissime… non so se l’intenzione dell’autrice fosse quella di far sì che Carlo smuovesse un qualsiasi sentimento in Annabelle o semplicemente ostentare un tipico comportamento maschile, ovvero quello da stronzo insensibile, in ogni caso sì, mi sono innervosita, ma in senso positivo, perché Carlo non è il tipico personaggio maschile creato da molte autrici donne, no. Non è perfetto, non è sensibile, non sempre dice quello che una donna si aspetta di sentire e questo, per quanto mi riguarda, va tutto a favore della storia, che non risulta smielata, non fila liscia, ma ogni qual volta qualcosa tra i due succede, tanta è l’attesa che si prova, che non si può fare a meno di emozionarsi.
Chi mi conosce sa che apprezzo tantissimo la penna di Carmen Bruni, sia nella versione più leggera, come “Il mio imprevisto più bello” (self publishing) che ho adorato, e grazie a questo romanzo, anche nella versione più impegnativa! 
Davvero complimenti! 


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