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mercoledì 22 giugno 2016

Recensione "The Program" di Suzanne Young, #1 The Program



Ciao a tutti amici lettori,

oggi la nostra Stella ci parlerà di THE PROGRAM di Suzanne Young, uscito nell'aprile 2015 per De Agostini. E' stato definito il miglior romanzo Distopico del 2015, e voi lo avete letto? Io l'ho già messo in lista. Vediamo cosa ne pensa Stella...

Buona lettura :D




Titolo:
The Program

Autrice: Suzanne Young
Genere: Distopico
Data di pubblicazione: 28 aprile 2015
Editore: De Agostini
Cartonato: 14,90 €
Ebook: 7,99 €
Pagine: 400

The Program #1


Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.


La serie The Program è composta così

  1. (The program #0.5) The Remedy (inedito in Italia)

  2. (The program #0.6) The Epidemic (inedito in Italia)

  3. (The program #1) The Program

  4.  (The program #2) The Treatment(7 Giugno 2016)

  5. (The program #2.5) The Recovery (7 Giugno 2016)





Oggi voglio assolutamente parlarvi di The Program, il primo romanzo di una serie distopica dai risvolti psicologici davvero molto intriganti. The Program è ambientato negli odierni Stati Uniti dove sembra che il tasso di suicidi fra gli adolescenti stia pericolosamente aumentando, tanto che il suicidio viene dichiarato “una malattia comportamentale ad alto rischio di contagio“ e per questo il governo degli Stati Uniti ha creato il cosiddetto “Programma“: un progetto di prevenzione e recupero che prevede l’individuazione dei soggetti adolescenti a rischio, la loro internazione in una clinica e la cancellazione dei ricordi legati al dolore, alla rabbia e alla tristezza, in modo da debellare la “malattia“.




Il Programma incute soggezione e terrore fra i giovani, perché chi esce dalla clinica non è più la stessa persona di prima, diventando vuota e confusa. Per questo motivo la diciassettenne Sloane mantiene un profilo basso in pubblico e cerca di reprimere quelle emozioni e quel dolore che le squarciano il petto da quando suo fratello Brady si è suicidato davanti ai suoi occhi. Gli unici momenti in cui può sfogarsi ed essere se stessa, sono quelli che passa con James, amore della sua vita e miglior amico di suo fratello. James condivide con Sloane il dolore per la perdita di Brady e le promette che qualunque cosa accada lui le rimarrà sempre accanto e la proteggerà. Le promesse però non sempre possono essere mantenute...




Quando il loro migliore amico Miller si suicida infatti James cade in uno sconforto e una disperazione tali da non aver più voglia di vivere, mettendo così in allarme il Programma che lo farà internare e gli cancellerà la memoria, compresi i sentimenti per Sloane. E come se fosse una tessera del domino, dopo aver visto il cambiamento di James, anche Sloane cade in quella pericolosa spirale di tristezza che la porterà ad essere internata a sua volta. Sloane lotta con tutte le sue forze per non farsi portare via i ricordi e prima di essere ricoverata con la forza, nasconde nel materasso del suo letto una fotografia di Brady e James e un anello che proprio James le aveva regalato come pegno d’amore.

La clinica è un luogo opprimente e ostile, un vero incubo per Sloane. Inaspettatamente i giorni e le notti però diventano meno difficili da affrontare quando conosce Realm, apparentemente un paziente come lei, che la farà sentire meno sola e perduta e con il quale nascerà una speciale amicizia. Nonostante ciò il Programma è spietato, giorno dopo giorno Sloane comincia a perdere i ricordi di una vita a cui non avrebbe mai voluto rinunciare. Una volta dimessa, Sloane è completamente confusa e piena di domande e paure, perchè non riesce più a riconoscersi; ma il destino ha ancora una carta da giocare: la mente può dimenticare ma il cuore no. Il suo cuore sa che un tempo ha amato qualcuno così intensamente da non poter essere cancellato davvero.




Quando Sloane ritrova la foto e l’anello che lei stessa aveva nascosto, qualcosa cambia: le sensazioni e le emozioni del passato cominciano piano piano a riaffiorare seppur debolmente. Pur non ricordando nulla, Sloane e James si avvicinano sempre di più e capiscono di non essere solo semplici compagni di classe. Perché quando due persone sono destinate a stare insieme nemmeno gli ostacoli più insormontabili li possono separare.





Non mi sono mai sentita forte, perchè tante cose a questo mondo sono fuori dal mio controllo. Ma ora devo esserlo. Perchè sono io la nostra ultima speranza. 


Ho amato da impazzire questo libro! Ne sono rimasta letteralmente affascinata. Un mix ben congegnato di amore, sensibilità, dolore, segreti e coraggio che creano un vortice di emozioni potentissime. Sloane è una ragazza allo stesso tempo fragile e tenace, e il coraggio che dimostra nel volersi tenere stretta sia ricordi belli che dolorosi me l’ha fatta stimare tantissimo. Ho sofferto con lei mentre i medici del Programma le strappavano via i ricordi uno a uno, e ho provato tanta rabbia per lei. James è quel ragazzo bello e spavaldo con quell'atteggiamento da adorabile canaglia che è impossibile non amare, anche quando dopo il Programma viene sopraffatto dalla rabbia e dall'ostilità. Quello più difficile da inquadrare è sicuramente Realm, personaggio a tratti ambiguo che non sai se amare o prendere a schiaffi, ma che dopo un po' acquista piano piano il suo posticino nel cuore.


Non sono completa. Mi manca un grosso pezzo del cuore, ricordi di cose che devo aver detto e fatto, cose che non posso riavere indietro. Le voglio, le voglio tutte. Voglio essere di nuovo me stessa.
Suzanne Young ha creato una storia così ammaliante che una volta iniziata a leggere la prima pagina, diventa impossibile staccarsene fino alla fine. È un romanzo che tratta con molta serietà il tema delicato del suicidio, ti entra dentro, ti fa fare il tifo per i personaggi, ti fa soffrire con loro e ti fa venire voglia di entrare nel libro e gridare la verità ai personaggi! Il racconto è molto scorrevole, intenso e i personaggi così fragili e autentici. Il finale apertissimo getta uno sguardo verso il secondo libro, The Treatment, con quell'atmosfera di ribellione tipica dei romanzi distopici, e che non vedo l’ora di leggere e raccontarvelo. E come avrete sicuramente capito il mio giudizio è: Condannato a vita!


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